Il Consiglio a maggioranza rinvia la decisione sull'incompatibilità del sindaco De Luca

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Salerno | d'alessio incaricato di approdire la questione: apuntamento a fine giugno

Il Consiglio a maggioranza rinvia la decisione
sull'incompatibilità del sindaco De Luca

Le polemiche del Popolo della Libertà e del Movimento 5 Stelle

di Nicola Salati

Il Consiglio comunale a maggioranza decide di rinviare la decisione sull'incompatibilità del sindaco
Il Consiglio comunale a maggioranza decide di rinviare la decisione sull'incompatibilità del sindaco

SALERNO | È stata avviata la procedura per la discussione dell’incompatibilità tra la carica di primo cittadino e quella di vice ministro del governo Letta per Vincenzo De Luca.

RINVIO DECISIONE | Ma il consiglio comunale di Salerno ha deciso, a maggioranza, di rinviare la decisione sull'incompatibilità. La decisione è contenuta in un ordine del giorno approvato in serata a maggioranza, con i voti dei consiglieri delle liste civiche di centrosinistra, che sostengono De Luca. Contrari i consiglieri di opposizione del centrodestra.

APPROFONDIMENTO | È stato incaricato il presidente del Consiglio Comunale, Antonio D'Alessio, insieme alla Commissione Statuto, «di approfondire e verificare» se le norme che sanciscono l'incompatibilità fra la carica di sindaco e quella di viceministro si applicano agli amministratori, come De Luca, già in carica al momento dell'entrata in vigore della legge 148/2011 che prevede tale incompatibilità. I risultati dell'approfondimento dovranno essere comunicati al Consiglio nella prossima seduta, che dovrà essere convocata entro il mese di giugno.

ORDINE DEL GIORNO | Con l'approvazione dell'ordine del giorno, il consiglio comunale di Salerno ha «ritenuto che sembra sostenibile la tesi che, non avendo rinnovato il Testo Unico degli Enti Locali, la norma introdotta dalla legge 148/2011 valga per il futuro, comprendendo esclusivamente le nomine intervenute successivamente alla sua entrata in vigore» e non quelle precedenti, come quella di De Luca che è stato eletto nel 2011.

ROSCIA | «Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca sta perdendo un'occasione per dimostrare che alle declamazioni sulla necessità che la politica recuperi credibilità faccia seguire adeguati e coerenti comportamenti. Si dimetta ma prima spieghi i 15 milioni di euro sprecati per i dipendenti». Lo sostiene, in una nota, Antonio Roscia, delegato del Pdl per la città di Salerno. «De Luca non perde occasione per stigmatizzare presunte incompatibilità altrui e biasimare cumuli di cariche - sottolinea - ma poi si lascia andare a scelte dilatorie quando la correttezza politica, prima ancora che la legge, avrebbe dovuto indurlo a dimettersi da sindaco all'indomani della nomina a viceministro. Questo non è il tempo della propaganda ma delle assunzioni di responsabilità e ci auguriamo che De Luca non voglia attendere la convocazione del prossimo consiglio comunale per dimettersi. E sempre in tema di assunzioni di responsabilità - continua - spieghi piuttosto cosa ha determinato la recente presa di posizione della Corte dei Conti in merito alle indennità percepite da alcuni dipendenti comunali con aggravio a carico dei salernitani deve far riflettere - conclude - I cittadini di Salerno non possono e non debbono pagare per responsabilità non proprie. Con 15 milioni di euro eventualmente da restituire si potrebbero migliorare le scuole e favorire attività per i giovani».

M5S | I parlamentari del Movimento Cinque Stelle Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Mimmo Pisano e Angelo Tofalo criticano la scelta del Consiglio Comunale di Salerno di non affrontare la questione dell'incompatibilità, con relativa decadenza, del sindaco Vincenzo De Luca. «La furbata c'é stata - sottolineano - ed è arrivata intorno alle 22. Prima si è deciso di non discutere i due punti all'ordine del giorno relativi alle municipalizzate, altrimenti si sarebbe andati oltre la mezzanotte. E poi si è calato l'asso che permette al viceministro sindaco di continuare ad ignorare la legge ed a mantenere il doppio incarico. Ieri - continuano - durante il Consiglio comunale, Vincenzo De Luca non si è degnato di partecipare alla seduta, se non una breve apparizione quando sul caso Vestuti la situazione stava sfuggendo al controllo con la possibilità di rinviare la decisione al prossimo Consiglio. Il sindaco/viceministro - affermano i parlamentari M5S - ha trascorso tutta la seduta nel retrobottega a cercare con i suoi azzeccagarbugli un cavillo legale per rinviare ancora le sue obbligate dimissioni da primo cittadino. Trovato l'escamotage la sua maggioranza, coprendosi di ridicolo, ha votato di prendere tempo per studiare ulteriormente la questione. Non c'è nulla da studiare - concludono - la legge parla chiaro: l'incarico di viceministro è incompatibile, ma a Salerno la legge è De Luca. Questo è evidente».

Sabato 1 giugno 2013

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